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Quando parliamo di competenza, in genere, riconduciamo il significato di questa parola al saper fare bene una cosa, essere preparati ed esperti in un determinato settore o attività.
È davvero così? In realtà il concetto di competenza è più complesso di quello che sembra ed è per tale motivo che, in questo articolo, ti spieghiamo cosa sono le competenze e quali sono gli elementi essenziali per diventare competenti in un determinato settore.
Consultando il dizionario italiano verifichiamo che la radice del termine è quella del verbo latino “competere” che significa andare insieme, far convergere in un medesimo punto, ossia mirare a un obiettivo comune ma anche gareggiare. E qual è la finalità di una competizione se non quella di far vincere il migliore, ossia la persona o la squadra più capace o, nel nostro caso, più competente?
In ambito giuridico si definisce competente colui “che ha capacità o autorità di esercitare un determinato ufficio, di esprimersi su determinate questioni”.
In generale, è competente in un determinato ambito chi è in grado di “parlare o giudicare autorevolmente su argomenti di un’arte o di una disciplina” (Fonte: Treccani.it).
Una sfumatura molto interessante del significato di competente è quella di “adeguato, proporzionato, appropriato”.
La competenza quindi non è direttamente proporzionale alla quantità di conoscenze e di abilità che possiedi, né tantomeno ai titoli che puoi inserire nel tuo curriculum, sic! Piuttosto, essere competenti significa avere la capacità di saper applicare e adattare le nostre conoscenze e abilità a varie situazioni e contesti.
Per comprendere meglio il concetto di competenza, ti facciamo il classico esempio dell’automobile: che cosa significa avere la competenza di guida? Sicuramente non basta conoscere il funzionamento della macchina, conoscere il codice della strada ed essere in possesso della patente.
Guidare un’autovettura rappresenta di fatto una competenza che sottende più conoscenze e capacità orchestrate contemporaneamente. Non si tratta solo di coordinare la frizione e l’acceleratore, ma anche di mantenere la direzione, controllare le condizioni della strada e del traffico, fare attenzione ai pedoni che attraversano, ecc.
Sarai tanto più competente alla guida quanto più sarai capace di adattare i tuoi comportamenti e il tuo stile di guida alle varie situazioni in cui ti trovi: ad esempio, guidare in autostrada non è la stessa cosa che guidare su una strada di montagna né tanto meno quella di guidare in città. Inoltre, come fanno sperimentare nei corsi di guida sicura, guidare sull’asfalto asciutto è ben diverso che su quello bagnato, per non parlare di quello ghiacciato!
Paradossalmente, potremmo affermare che se un pilota di Formula 1 guidasse in strada come in pista…beh, non sarebbe poi così competente!
Come abbiamo visto con l’esempio della guida, ciascuna competenza racchiude in sé molteplici elementi: esse, infatti, si formano grazie all’integrazione fra molteplici risorse interne della persona, costituite in modo particolare da:
Nello specifico, sono due i fattori che rendono possibile tale integrazione: l’esperienza e la motivazione.
L’esperienza, ripetuta e finalizzata, serve a sviluppare e consolidare la competenza. Allenarsi, come sanno bene gli sportivi, significa fondamentalmente sbagliare, fallire, cadere per poi rialzarsi sempre, andando via via ad apprendere gli schemi e le strategie e affinare i movimenti.
La motivazione è quell’energia che innesca il desiderio di iniziare a sperimentarsi e che sostiene l’impegno durante il percorso di apprendimento. Insomma, è quella molla che ti rimette in piedi e ti spinge in avanti, .
La motivazione, inoltre, è strettamente connessa alla convinzione di riuscire, di potercela fare, di essere in grado di ottenere ciò che vuoi grazie alla tua determinazione: in sintesi potremmo dire che il grado di motivazione è direttamente proporzionale a quelle che vengono chiamate le “convinzioni potenzianti”.
Se hai aspettative pessimistiche sulle tue possibilità di riuscita, è probabile che tu sia poco motivato: in tal caso, con ogni probabilità desisterai dall’azione e quindi dall’esercizio delle tue capacità; oppure potresti fermarti ai primi ostacoli, finendo per interpretare le tue difficoltà o i tuoi insuccessi come una conferma della tua incapacità!
Se non provi, se non ti eserciti e se non sbagli, difficilmente potrai sviluppare le tue competenze!
Concludo con un bellissimo aforisma di J.W. Goethe, che a quanto pare, la sapeva lunga anche sulle competenze: “Conoscere non è abbastanza; dobbiamo mettere in pratica ciò che sappiamo. Nemmeno volere è abbastanza; dobbiamo fare”.
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Quando parliamo di competenza, in genere, riconduciamo il significato di questa parola al saper fare bene una cosa, essere preparati ed esperti in un determinato settore o attività.
È davvero così? In realtà il concetto di competenza è più complesso di quello che sembra ed è per tale motivo che, in questo articolo, ti spieghiamo cosa sono le competenze e quali sono gli elementi essenziali per diventare competenti in un determinato settore.
Consultando il dizionario italiano verifichiamo che la radice del termine è quella del verbo latino “competere” che significa andare insieme, far convergere in un medesimo punto, ossia mirare a un obiettivo comune ma anche gareggiare. E qual è la finalità di una competizione se non quella di far vincere il migliore, ossia la persona o la squadra più capace o, nel nostro caso, più competente?
In ambito giuridico si definisce competente colui “che ha capacità o autorità di esercitare un determinato ufficio, di esprimersi su determinate questioni”.
In generale, è competente in un determinato ambito chi è in grado di “parlare o giudicare autorevolmente su argomenti di un’arte o di una disciplina” (Fonte: Treccani.it).
Una sfumatura molto interessante del significato di competente è quella di “adeguato, proporzionato, appropriato”.
La competenza quindi non è direttamente proporzionale alla quantità di conoscenze e di abilità che possiedi, né tantomeno ai titoli che puoi inserire nel tuo curriculum, sic! Piuttosto, essere competenti significa avere la capacità di saper applicare e adattare le nostre conoscenze e abilità a varie situazioni e contesti.
Per comprendere meglio il concetto di competenza, ti facciamo il classico esempio dell’automobile: che cosa significa avere la competenza di guida? Sicuramente non basta conoscere il funzionamento della macchina, conoscere il codice della strada ed essere in possesso della patente.
Guidare un’autovettura rappresenta di fatto una competenza che sottende più conoscenze e capacità orchestrate contemporaneamente. Non si tratta solo di coordinare la frizione e l’acceleratore, ma anche di mantenere la direzione, controllare le condizioni della strada e del traffico, fare attenzione ai pedoni che attraversano, ecc.
Sarai tanto più competente alla guida quanto più sarai capace di adattare i tuoi comportamenti e il tuo stile di guida alle varie situazioni in cui ti trovi: ad esempio, guidare in autostrada non è la stessa cosa che guidare su una strada di montagna né tanto meno quella di guidare in città. Inoltre, come fanno sperimentare nei corsi di guida sicura, guidare sull’asfalto asciutto è ben diverso che su quello bagnato, per non parlare di quello ghiacciato!
Paradossalmente, potremmo affermare che se un pilota di Formula 1 guidasse in strada come in pista…beh, non sarebbe poi così competente!
Come abbiamo visto con l’esempio della guida, ciascuna competenza racchiude in sé molteplici elementi: esse, infatti, si formano grazie all’integrazione fra molteplici risorse interne della persona, costituite in modo particolare da:
Nello specifico, sono due i fattori che rendono possibile tale integrazione: l’esperienza e la motivazione.
L’esperienza, ripetuta e finalizzata, serve a sviluppare e consolidare la competenza. Allenarsi, come sanno bene gli sportivi, significa fondamentalmente sbagliare, fallire, cadere per poi rialzarsi sempre, andando via via ad apprendere gli schemi e le strategie e affinare i movimenti.
La motivazione è quell’energia che innesca il desiderio di iniziare a sperimentarsi e che sostiene l’impegno durante il percorso di apprendimento. Insomma, è quella molla che ti rimette in piedi e ti spinge in avanti, .
La motivazione, inoltre, è strettamente connessa alla convinzione di riuscire, di potercela fare, di essere in grado di ottenere ciò che vuoi grazie alla tua determinazione: in sintesi potremmo dire che il grado di motivazione è direttamente proporzionale a quelle che vengono chiamate le “convinzioni potenzianti”.
Se hai aspettative pessimistiche sulle tue possibilità di riuscita, è probabile che tu sia poco motivato: in tal caso, con ogni probabilità desisterai dall’azione e quindi dall’esercizio delle tue capacità; oppure potresti fermarti ai primi ostacoli, finendo per interpretare le tue difficoltà o i tuoi insuccessi come una conferma della tua incapacità!
Se non provi, se non ti eserciti e se non sbagli, difficilmente potrai sviluppare le tue competenze!
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